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La storia del Nietta A-Team
20 Luglio 2020
La storia di Nietta è la storia di tante altre donne malate di tumore al seno. La storia di 1 donna su 8, cui viene diagnosticata questa malattia. Del 5% delle donne malate di tumore al seno che ha un’età inferiore ai 40 anni. Di tutte quelle donne, giovani e meno giovani, che non hanno alcuna familiarità con il cancro al seno. È la storia di un mattino di agosto, e dell’euforia del primo giorno di mare, della felicità di indossare il nuovo costume, che per ironia della sorte era “pink”. Di un’auto-palpazione di quel mattino di agosto, di un nodulo che non era solo un’infiammazione, né un nervo accavallato. È la storia dell’incontro con due persone speciali al Policlinico Gemelli, in un giorno non troppo lontano da quel mattino di agosto, e della loro prontezza, professionalità e guida. È la storia di quei due sorrisi, che hanno illuminato, e cambiato per sempre, quel terribile mattino di agosto. È la storia della paura che segue, del non sentirsi preparati a dire a chi ti vuole bene, ed in particolare ai tuoi genitori, che ti è stato appena diagnosticato un cancro al seno e che quello che tutti pensavamo fosse “niente” invece c’è e cresce, senza alcun sintomo, senza alcun avviso. È la storia di tanti altri incontri medici, tutti altrettanto speciali, di un’operazione, di un ciclo di radioterapia, di un trattamento ormonale che continua giorno dopo giorno, a ricordo costante di quello che è successo. È la storia di come ci si possa sentire a casa in un centro specialistico al Policlinico Gemelli di Roma, di come ci si possa sentire bene in mezzo a gente che non si conosce, ma che combatte per la stessa bellissima causa e lo fa con una grinta e con una passione che incantano. È la storia dell’amore vero della famiglia e degli amici, del coraggio di chi ti sta accanto, giorno dopo giorno, fin da quel mattino di agosto, e ti sostiene, ti supporta, ti fa ridere e condivide il tuo dolore. È la storia della serenità che si avverte solo se si è circondati da persone speciali, e della forza che non pensavi di avere ma che sei certa non perderai mai più. È la storia di un grande amore, che non vacilla mai, nemmeno per un secondo, che si prende cura di te come una bambina, che ti accompagna a tutte le visite, a tutte le sedute di radioterapia, che ti prende per mano e ti dice che non sei e non sarai sola, nonostante tutto. Che continua a programmare, giorno dopo giorno, il suo futuro con te. È la storia della consapevolezza che è potere e che in questa storia, come in molte altre, ha fatto la differenza tra una diagnosi terribile e la morte. Perché è la storia di una survivor, e della difficile ammissione a se stessi ed al resto del mondo che di cancro, e di cancro al seno (e soprattutto di cancro al seno per le donne), oggi ancora si muore. La storia di Nietta è soprattutto la storia del Nietta A-Team, della magnifica squadra che si è stretta attorno a lei e attorno a Francesco, e della rete che questa magnifica squadra è riuscita a tessere per supportare la Susan G. Komen Italia ed il magnifico lavoro di ricerca, studio, cura, prevenzione, passione, professionalità ed umanità che la Susan G. Komen Italia ed il Centro Integrato di Senologia del Policlinico Gemelli di Roma portano avanti incessantemente giorno dopo giorno senza stancarsi mai. I progetti che la Susan G. Komen ha sostenuto e finanziato nel corso di questi 40 anni hanno fatto e continuano a fare la differenza tra la vita e la morte di migliaia di persone, di moltissime donne. Ed è per questo che la Race for the Cure e la raccolta di fondi cui è legata sono così importanti, perché rappresentano il simbolo di quanto di buono è stato fatto nel tempo ed un promemoria importantissimo di quanto ancora sia necessario e doveroso fare affinché nessuna donna debba più temere di morire a causa del cancro al seno.