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Stefania Lattanzio
27 Aprile 2020
Era il primo dicembre 2002. Avevo vent'anni... Una normale, fredda giornata. All'improvviso nella mia testa gira tutto. Vedo tutto sottosopra. Chiudo gli occhi ma comincio a girare anch'io. Apro gli occhi. Cerco di alzarmi e camminare. Inizia un interminabile vomito. Mi fa male il collo. Mi pesa la testa. Non perdo mai i sensi, capisco sempre tutto...e ricordo tutto. Ricordo tutto quando mi sveglio in ospedale, accanto ho la mia mamma, il mio papà, mia sorella... le basi della mia vita, i pilastri dai quali attingere forza e coraggio, le persone più importanti grazie alle quali solo dopo tanti mesi ho visto la Luce. Sono stati gli anni più duri della nostra vita, mia madre per due lunghissimi mesi in ospedale al mio fianco giorno e notte, mio padre che si divideva tra il lavoro da infermiere, accudire mia sorella di ventuno anni che si è vista portare via all'improvviso una sorella da casa, e una figlia...io... che aveva avuto un ictus ed era ricoverata in una struttura lontano da casa. Medici, infermieri, fisioterapisti... ho incontrato nel mio cammino persone eccezionali, specialisti che mi hanno curato con farmaci adatti ,mi hanno fatto Ricamminare, Riparlare, riprendere la mia quasi totale autonomia! Mi hanno fatto credere in me e nelle mie potenzialità! Feci molta riabilitazione in un centro specializzato...fino a quando, dopo quasi quattro anni ho trovato un lavoro! Con enorme sorpresa da parte di tutti..e soprattutto mia, lavoro tutt'oggi ancora nella stessa azienda a Pescara e ne sono orgogliosa! Mi sposai, ebbi un meraviglioso bambino...era tutto bellissimo, avevo tutto! Ebbi una ricaduta nel 2014, un TIA (ischemia transitoria) ...e questa volta dovetti affrontare una malattia forse più grave, che ti toglie le forze, che non ti fa vedere un futuro...la depressione. Il mio bambino aveva solo due anni. Non ero preparata a questo. Ricordo come se fosse ora quel pomeriggio sul divano, guardavo la tv, mio figlio giocava con i miei genitori... e io piangevo per le brutte notizie che ascoltavo al telegiornale. Ad un tratto mio padre alza la voce e mi dice, con un'arrabbiata amorevolezza...basta! Smettila di guardare e ascoltare le brutte notizie...non puoi prendere in carico tutti i problemi del mondo, devi pensare a te! In quel momento in me scattò qualcosa, vidi le cose da un'altra prospettiva. Cosa stavo facendo? Come mi stavo comportando? Eppure la Fede in me era forte, è forte..! Mi rialzai, affrontai il dolore, ci nuotai dentro...d'altronde l'avevo già fatto! Ma allora non avevo un bimbo..il mio miracolo! Tornai a lavoro. Nel frattempo ebbi un ciclo mestruale differente, abbondante, un pò doloroso rispetto agli altri! Feci una visita ginecologica, tutto ok! Consiglio: mammografia! Ecografia, di nuovo mammografia...visita senologica...ago aspirato...biopsia...verdetto: tumore al seno, invasivo! Operazione! Si ricomincia... Stavolta con un male diverso. Subito pensai: "se non prende il cervello, non sarà poi così male!"...ce la farò...ma d'altronde, l'avevo già fatto! Medici favolosi, infermieri magnifici...amici fantastici, familiari e Fede in Dio essenziali! Le parole in questa malattia hanno bisogno di essere ben dosate ... sono tutto per noi pazienti e il mio dottore ,che purtroppo ben conosceva il dolore, ha saputo dirmi quelle parole giuste, efficaci, esatte... che sono arrivate al mio cuore, l'hanno abitato e hanno fatto sì che il mio cuore non mollasse mai. Avevo un bambino di quattro anni da crescere. Mi rialzai, affrontai il dolore, ci nuotai dentro...ma d'altronde... l'avevo già fatto! Oggi la paura è tanta, per un nuovo ictus, per un nuovo tumore, per qualsiasi patologia ma credo che non possiamo superare il dolore, non è vero che il tempo guarisce le ferite, possiamo solo imparare a conviverci..! Sono nate fantastiche amicizie con i miei dottori che mi hanno accompagnato per anni, con i miei fiosioterapisti, infermieri e tutte le persone che hanno contribuito alle mie innumerevoli rinascite! Dedico questo mio racconto a tutte quelle persone che si trovano a combattere contro una malattia personale, contro una malattia che colpisce un familiare, contro una violenza, contro un lutto, contro il male che in questi giorni ci affligge... il COVID-19. Dedico questo mio racconto a tutte le persone che non ce l'hanno fatta, ma hanno combattuto con tutta l'anima...e a quelle persone che purtroppo non ce l'hanno fatta perché sono stati travolti dal dolore. Dedico questo mio racconto a tutte le persone che non si arrendono...che hanno qualche momento buio ma lo affrontano con coraggio. Dedico questo mio racconto a tutti voi, con la speranza che possa essere di aiuto a persone che credono nella vita e sono determinate a viverla! Stefania Lattanzio