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Maria Scacchioli
26 Dicembre 2014
A ventisei anni credevo che la mia vita fosse perfetta: una famiglia meravigliosa, pochi esami alla laurea, circondata da amici speciali e, da qualche mese, una nuova persona al mio fianco, un ragazzo di cui mi sorprendo ad essere innamorata ogni giorno di più… Cosa si può desiderare ancora? Eppure, è proprio quando sei così felice che hai più paura, perché hai tutto da perdere… E la mia perfetta felicità si sgretolò all’improvviso in un tiepido giorno di settembre, quando il dottore mi disse: “Il nodulo che hai al seno non è nulla di buono, devi operarti al più presto”. Non avrei mai potuto immaginare che, così giovane, avrei dovuto affrontare un mostro così grande; mi sentivo trasportata da un fiume in piena senza avere la forza di nuotare controcorrente, ma, in quel frangente ho teso la mano a chi mi era più vicino per chiedere aiuto, conforto, amore. E ne ho trovato tanto, ma davvero tanto. Non parlo solo dei miei genitori, dei miei fratelli, dei miei amici, che sono stati assolutamente indispensabili in questa battaglia, ma parlo anche di quel ragazzo, conosciuto da otto mesi, che non ha esitato neanche una frazione di secondo quando gli ho detto: “Se pensi che sia un dolore troppo forte da sopportare, và, io ti capisco, ti lascio andare”. Ma la sua risposta è stata secca: “ Io sono qui, io non me ne vado”. Da quel giorno di settembre sono passati tre anni e tre mesi e, durante tutto questo tempo, Francesco é stato sempre accanto a me, non mi ha fatto mai sentire sola, ha sofferto in silenzio, mi ha dato una forza sovrumana, ha asciugato le mie lacrime, mi ha sostenuta in tutto e per tutto. La malattia è certamente un’esperienza di dolore e di paura, ma, grazie a lui, ho scoperto che, in mezzo a tutto questa sofferenza, si può trovare qualcosa di meraviglioso, uno stimolo positivo che ti spinge oltre i limiti delle tue forze… Io non so come avrei affrontato tutto quello che mi è successo se al mio fianco non ci fosse stato lui; quel che è certo è che, al di là di tutto, io sono stata fortunata a trovare Francesco, il raggio di sole che da colore e calore alla mia vita: in questi anni siamo stati sempre insieme, il nostro rapporto si è forse addirittura rafforzato grazie agli ostacoli incontrati sulla nostra strada e, finalmente, il 19 luglio ci siamo sposati…La malattia provoca rabbia e paura, ma si può vincere e il bene che si può incontrare lungo questo percorso è davvero sorprendente!