Esami da fare
Effettua con regolarità semplici esami di prevenzione secondaria che possano evidenziare un eventuale tumore del seno in fase iniziale. Con una diagnosi precoce si ha oltre il 90% di possibilità di guarigione, con cure meno invasive.
La diagnosi precoce
è la tua prima difesa
- Fai una mammografia ogni anno dai 40 anni in poi
- Fai una visita clinica ed una ecografia almeno una volta ogni 2 anni, dai 20 ai 40 anni, ed ogni anno dopo i 40
- Se sei a rischio elevato chiedi al tuo medico qual è il programma di screening più adatto a te
Scopri se sei
a rischio elevato
Informati su precedenti casi di tumore in famiglia e chiedi al tuo medico qual è il tuo livello di rischio
Prendi confidenza
con il tuo seno
Abituati a sentire regolarmente il tuo seno, per accorgerti prima di eventuali cambiamenti come un nodulo, un mutamento di forma, una retrazione della pelle o del capezzolo, la presenza di secrezioni.
Spesso questi cambiamenti hanno carattere di benignità, ma falli comunque valutare dal tuo medico.
Quanto è importante la prevenzione?
Risponde il prof. Riccardo Masetti, Direttore del Centro Integrato di Senologia Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS e Fondatore Komen Italia.
La prevenzione è un’arma molto importante per proteggere la salute e nel caso del tumore del seno, per renderlo una malattia meno pericolosa.
Adottando uno stile di vita sano, si può infatti ridurre il rischio di sviluppare questa malattia (prevenzione primaria), mentre eseguendo con regolarità dei semplici esami diagnostici (prevenzione secondaria) è possibile accorgersi di questa malattia in fase iniziale, migliorando notevolmente le possibilità di guarigione e la qualità di vita.
Con una diagnosi precoce si ha infatti oltre il 90% di possibilità di guarigione con cure meno invasive.
L’età è il principale fattore di rischio e andando avanti con gli anni, le possibilità di ammalarsi aumentano. Tra le donne di 50 anni se ne ammala di tumore del seno una ogni 200, mentre tra quelle che raggiungono i 90 anni se ne ammala 1 ogni 9.
E’ quindi importante ricordarsi di fare la mammografia con regolarità ogni anno e non smettere di farlo.
Ogni donna deve imparare a sentire ogni tanto il proprio seno, utilizzando i polpastrelli delle tre dita medie (indice, medio ed anulare) della mano destra per sentire il seno sinistro e viceversa.
Spesso i cambiamenti che si avvertono sono di natura benigna, ma farli valutare al proprio medico di famiglia è sempre una buona abitudine.
Durante la vita, il seno va incontro a cambiamenti, molto spesso di natura benigna. E’ importante consultare il proprio medico se si riscontra:
- Un nodulo duro o che tende ad indurirsi
- Gonfiore, sensazione di calore, rossore o colorazione scura della pelle
- Cambio di forma e dimensioni del seno
- Lievi depressioni o retrazioni sulla pelle del seno
- Lesioni, aree pruriginose o desquamate, irritazioni o retrazioni del capezzolo
- Secrezioni, mai notate prima, dal capezzolo
- Dolore localizzato e persistente
Le donne “ad alto rischio” sono quelle che hanno una forte storia familiare per tumore del seno (e/o dell’ovaio) o, ancor più, che scoprono attraverso un test genetico di aver ereditato un gene “difettoso” (gene BRCA1/2) che le espone ad un rischio significativamente più elevato di sviluppare un tumore del seno nel corso della vita (fino al 60%).
Ci sono poi fattori di rischio non modificabili, come l’età e la durata della vita fertile .
Ma ogni donna può mettere in atto delle strategie per ridurre il proprio rischio. Ad esempio, si può cercare di mantenere il proprio peso nei limiti normali (per età ed altezza), evitando condizioni di sovrappeso o di obesità, in particolare dopo la menopausa.
E’ importante inoltre svolgere attività fisica, anche moderata, ma con regolarità. Un recentissimo studio internazionale ha documentato come un’ora al giorno di passeggiata, anche ad andatura moderata, riduca il rischio di tumore del seno del 14%, mentre se si fa la stessa cosa ad intensità più elevata, la riduzione del rischio arriva al 25%.
É importante infine seguire un’alimentazione sana, incrementando ad esempio il consumo giornaliero di frutta e verdura e limitando il consumo della carne.
La prevenzione e la diagnosi precoce sono strumenti molto efficaci per migliorare le possibilità di guarigione dai tumori del seno. Se un tumore viene identificato in fase precoce, quando e’ più piccolo di un centimetro, aumentano notevolmente i tassi di guarigione e si può essere curati con terapie meno invasive. Le linee guida per una buona prevenzione consigliano prima di tutto una visita senologica, che va eseguita annualmente dal medico di famiglia o da uno specialista. E’ bene anche prendere familiarità con il proprio seno, per accorgersi di eventuali cambiamenti. Ma l’esame principe della prevenzione è la mammografia, un semplice esame radiografico del seno che deve essere eseguito con apparecchiature “dedicate”. Il nostro suggerimento e’ di eseguire la mammografia una volta all’anno a partire dai 40 anni. Nelle donne sotto i 40 anni il seno si controlla meglio con l’ecografia, ma questo esame viene spesso associato alla mammografia per avere una valutazione più completa di qualsiasi reperto mammario.