Mission e vision
Komen Italia
Per la lotta ai tumori del seno
Komen Italia è un’organizzazione basata sul volontariato, in prima linea nella lotta ai tumori del seno, su tutto il territorio nazionale.
Nasce nel 2000 a Roma come primo affilato europeo della Susan G. Komen di Dallas sotto la guida del Prof. Riccardo Masetti.
Gli obiettivi
- Tenere alta l’attenzione sul tema dei tumori del seno e più in generale della salute femminile e promuovere in modo concreto la prevenzione nelle sue diverse forme
- Sostenere le donne che vivono l’esperienza del tumore del seno
- Potenziare la ricerca e le opportunità di cura, di formazione permanente e di educazione alla salute
- Aiutare altre Associazioni a mettere meglio in gioco idee virtuose
Komen Italia
La storia
Komen Italia nasce dal provvidenziale incontro tra un gruppo motivato di medici e pazienti romani e la più importante organizzazione non-profit dedicata alla lotta ai tumori del seno negli Stati Uniti: la Susan G. Komen.
Dal 1982, la Komen ha dato vita a 125 Affiliati ed ha raccolto e distribuito quasi due miliardi di dollari per l’avanzamento della ricerca e lo sviluppo di programmi di educazione, screening e trattamento dei tumori del seno. Fino al 1998 la Susan G. Komen ha operato solo negli Stati Uniti. Dall’anno successivo ha iniziato a guardare ad un programma internazionale e ha scelto Roma per un “progetto pilota”.
È nato così il “Programma Educativo sui Tumori del Seno in Italia” e poi, nel febbraio 2000, il primo Affiliato Internazionale della Susan G. Komen for the Cure: la Susan G. Komen Italia.
Questo modello di efficienza nel campo del non-profit è stato creato molti anni fa da una straordinaria donna di nome Nancy G. Brinker. Fu lei a stimolare la nascita del movimento globale per la lotta ai tumori del seno nel 1982, promettendo a sua sorella, Susan G. Komen, morta all’età di 36 anni a causa di questo male, che avrebbe posto fine alla vergogna, al dolore, al timore e alla mancanza di speranze provocati dalla malattia. Fu così che, nello stesso anno, la signora Brinker fondò con un gruppo di volenterosi amici la “Susan G. Komen”, in memoria di sua sorella. All’epoca, si parlava con molta difficoltà del tumore del seno. Quando Nancy si rivolgeva alla stampa per suscitare attenzione attorno a questo problema, le veniva spesso risposto che non si volevano pubblicare articoli dove comparisse il termine “cancro del seno”.
Non si parlava infatti apertamente della malattia e c’erano pochissimi gruppi di sostegno per le donne malate. Pochissime erano anche le opzioni di trattamento per le pazienti, mentre i ricercatori difficilmente si dedicavano allo studio di questa forma di tumore.
Nancy Brinker ha condotto una inarrestabile campagna di sensibilizzazione per informare l’opinione pubblica su questa malattia, arrivando finalmente ad interrompere quel silenzio che circondava da sempre il tumore del seno e a stimolare un cambiamento di atteggiamento da parte della gente nei confronti di questo tema.
Un anno dopo aver creato l’organizzazione, Nancy Brinker creò la Susan G. Komen Race for the Cure, il più riuscito evento di raccolta di fondi e di sensibilizzazione mai realizzato prima. Ha poi promosso iniziative di responsabilità sociale d’impresa, che hanno consentito a milioni di persone – da alti dirigenti a semplici consumatori – di partecipare attivamente alla lotta ai tumori del seno.
La determinazione della signora Brinker è infatti abbinata alla sua eccezionale abilità nel saper arruolare ogni segmento della società civile nel prendere parte a questa battaglia, qualità che le ha consentito di ricevere importanti incarichi a livello mondiale.
Tra questi, la carica di Ambasciatore degli Stati Uniti in Ungheria (dal 2001 al 2003) e il prestigioso ruolo di Capo del Protocollo della Casa Bianca (dal 2007 al 2009) sotto la presidenza di George W. Bush. Nel maggio 2009, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, le ha attribuito il ruolo di “Goodwill Ambassador for Cancer Control”, sottolineando le sue capacità di innovazione nel campo della lotta ai tumori del seno dimostrate in tutto il mondo.
Per gli stessi motivi, il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama le ha conferito, il 12 agosto 2009 alla Casa Bianca, la “Medal of Freedom”, la più alta onorificenza civile americana.